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Gruppo del Cristallo

 

 

Fa da sfondo verso Nordest alla conca di Cortina alzandosi con le sue caratteristiche bancate inclinate di Dolomia principale dietro il più basso e modesto Pomagagnon.

Il nome della montagna può essere riferito al latino crista (cresta di gallo) per la frastagliata cresta rocciosa che lo distingue sul versante ampezzano; ma più spesso viene considerato un nome recente connesso allo scintillio dei ghiacci e nevi perenni.

I versanti Sud e Sudovest s’imperniano sul Passo Tre Croci e il vicino Somforca e sono delimitati rispettivamente dalla valle del torrente Rudavoi fino alla confluenza nell’Ansiei e dalla valle del Rio Bosco che scende su Ospitale; il valico di Cimabanche e la piana di Carbonin si aprono ai piedi dei versanti Nordovest e Nord; a Est, infine il gruppo è delimitato dalla conca del lago di Misurina e dalla Val Popena Bassa. Il Passo del Cristallo 2808 m. separa le cime principali del Cristallo dal sottogruppo del Piz Popena: questo alto valico è raggiunto da Sud da un vallone detritico (la Grava di Cerigères) e da Nord da un canalone nevoso che si alza dal Ghiacciaio del Cristallo alla testata della Valfonda.

Sul versante meridionale il gruppo si presenta come un frastagliato sistema di creste che dalle Tre Cime del Cristallo (Cima Principale 3205 m., Cima di Mezzo 3154 m., Cima Nord-Ovest 2950 m.) prosegue verso Ovest-Nordovest per il Cristallino d’Ampezzo 3008 m. e poi per la Cresta Bianca 2932 m., il Vecio del Forame 2868 m. e lo Zurlon 2363 m.; ripidi valloni detritici scendono da Forcella Staunies 2918 m., da Forcella Grande 2874 m. e da Forcella Padeon 2760 m. Durante la Grande guerra su questo tratto di cresta erano arroccate le linee italiane; vi si snoda oggi il sentiero alpinistico attrezzato Ivano Dibona.

Verso Nord il gruppo è assai più articolato e dalla cresta sommitale scendono diramazioni imponenti e lunghi valloni fasciati in basso da macchie di mughi e dalla peccata. Nella conca sottostante le pareti settentrionali delle tre cime del Cristallo e del Piz Popena trae origine la Valfonda, che sfocia con una suggestiva strettoia sull’arida piana di Carbonin. La Valfonda è occupata nella parte alta dal Ghiacciaio del Cristallo e dal più piccolo Ghiacciaio del Popena: è delimitata dalla mole massiccia del Cristallino di Misurina 2775 m. – che s’innesta con una frastagliata cresta al Piz Popena – e dal Rauhkofel, un informe costone che si collega alla Cresta Bianca attraverso le Forcelle di Costabella (Schönleitenschneide); fra questa cima e il Rauhkofel s’insinua la stretta Valle Fontana di Sigismondo. Sotto la Cresta Bianca e il Vecio del Forame si apre il Gravon del Forame, da cui scende su Cimabanche la Val Pra del Vecia. Il complesso sistema delle Punte del Forame, che incombe sul tratto di strada fra Ospitale e Cimabanche, era occupato in guerra dagli austriaci: vi si svolge ora il percorso alpinistico attrezzato Renato De Pol.

Nel settore orientale, fra il massiccio del Popena - Cristallino di Misurina e la modesta cresta delle Pale di Misurina, prospicienti direttamente il lago omonimo, si inoltra nel gruppo la Val Popena alta, un ambiente di grande interesse naturalistico, percorso da un tratto dell’Alta Via N° 3.

Il versante settentrionale del Cristallo ha un aspetto severo di alta montagna per la presenza di tre ghiacciai. Due di essi, il ghiacciaio del Popena e quello della Cresta Bianca, sono ormai ridotti al minimo e hanno scarsa importanza; il ghiacciaio del Cristallo, invece, anche se in ritiro, nelle Dolomiti è secondo soltanto a quello della Marmolada. Si tratta di un ghiacciaio di circo che scende con una fronte bifida a circa 2300 m. di quota fino al gradino roccioso che sovrasta l’alta Valfonda. La superficie del ghiacciaio presenta numerosi crepacci; in uno di questi trovò la morte , il 20 ottobre 1888, la guida Michele Innerkofler.

La prima ascensione della Cima Principale del Cristallo (3205 m.) fu realizzata il 14 settembre 1865 da Paul Grohmann con le guide cortinesi Angelo Dimai e Santo Siorpaes, dopo almeno cinque tentativi. E’ possibile tuttavia che la vetta sia stata raggiunta in precedenza da montanari ampezzani. Paul Grohmann aveva visitato il gruppo già nel 1864, quando salì il Cristallino di Misurina per la Val Le Bance insieme a Georg Ploner.

Il 16 giugno 1870, Edward Robson Whitwell con le guide Christian Lauener e Santo Siorpaes realizzano la prima ascensione del Piz Popena (3152 m.).

Michele Innerkofler, guida a Carbonin, fu il vero protagonista dell’esplorazione del gruppo: fra il 1875 e il 1888 percorse i canaloni settentrionali e salì quasi tutte le vette secondarie del gruppo, spesso guidando Wenzel Eckerth, un ingegnere boemo che scrisse la prima guida del Monte Cristallo.

Nell’agosto 1887 Robert Hans Schmitt aprì da solo, una bella e difficile via alla Cima Principale del Cristallo per lo spigolo Sud.

Il problema della parete Sudovest fu affrontato nel 1893 da Leone Sinigaglia con le guide Pietro Dimai e Zaccaria Pompanin. Fu risolto solo in parte, in quanto la via si svolge con lunghe traversate, in quanto la via si svolge con lunghe traversate, prima in diagonale a destra della gola che spacca la parete, poi per la cresta che sale a sinistra.

Solo nel 1930, con una impegnativa salita di quarto grado, fu trovata una via diretta a sinistra della gola, dalla cordata DallamanoGhirardini.

Ed esattamente cinquant’anni dopo la salita di Leone Sinigaglia, nel 1943, Severino Casara completò l’esplorazione di questo versante selvaggio, salendo con Walter Cavallini lo spigolo Sudovest.

Gli anni di fine e inizio secolo videro le guide di Cortina e di Sesto completare la rete delle vie per le linee naturali alle cime del Cristallo e del Popena; accompagnavano alpinisti come Artmann, Adolf Witzenmann, John Swinnerton Phillimore e Arthur Guy Sandars Raynor, la famiglia Eötvös.

La via normale alla cima principale, intanto, diveniva meta di comitive e di gite sociali.

In quegli stessi anni gli alpinisti scoprivano le brevi e ardite pareti che si affacciano su Misurina. Comodamente raggiungibili, la Guglia di Val Popena Alta, le Torri di Popena, le punte secondarie del Cristallino di Misurina, le Pale di Misurina, la Guglia De Amicis divennero teatro di arrampicate di punta.

Nel periodo fra le due guerre il gruppo del Cristallo rimase un po’ nell’ombra. Va registrata però l’attività di Emilio Comici, che ebbe per un certo periodo base a Misurina e aprì fra l’altro due vie sulla Guglia Giuliana (1934, con Giordano Bruno Fabjan e altri): alcune foto di Comici in arrampicata sulla Guglia sono diventate famose per l’eleganza dello stile. Vie difficili, anche con l’uso dell’arrampicata artificiale, furono aperte nel secondo dopoguerra, ad opera soprattutto di alpinisti ampezzani e cadorina.

 

 

 

 


1864 - Paul Grohmann salì il Cristallino di Misurina per la Val Le Bance insieme a Georg Ploner.

 

1865 – 14 settembre. Paul Grohmann, sempre attento alla scelta delle sue guide, ingaggia Angelo Dimai e Santo Siorpaes e con loro raggiunge la vetta Cima Principale del Cristallo (3205 m.).

 

1870 – 16 giugno. Edward Robson Whitwell con le guide Christian Lauener e Santo Siorpaes realizzano la prima ascensione del Piz Popena (3152 m.).

 

Michele Innerkofler, guida a Carbonin, fu il vero protagonista dell’esplorazione del gruppo del Cristallo: fra il 1875 e il 1888 percorse i canaloni settentrionali e salì quasi tutte le vette secondarie del gruppo, spesso guidando Wenzel Eckerth, un ingegnere boemo che scrisse la prima guida del Monte Cristallo.

 

1887 – agosto. Robert Hans Schmitt e fece la prima ascensione solitaria, della bella e difficile via alla Cima Principale del Cristallo per lo spigolo Sud.

 

1893 - Leone Sinigaglia con le guide Pietro Dimai e Zaccaria Pompanin, affrontano e risolvono solo in parte il problema della parete Sudovest del Cristallo, in quanto la via si svolge con lunghe traversate, prima in diagonale a destra della gola che spacca la parete, poi per la cresta che sale a sinistra.

 

1930 - Con una impegnativa salita di quarto grado, fu trovata una via diretta a sinistra della gola della parete Sudovest del Cristallo dalla cordata Dallamano e Ghirardini.

 

1934 - Emilio Comici, che ebbe per un certo periodo base a Misurina aprì fra l’altro due vie sulla Guglia Giuliana con Giordano Bruno Fabjan e altri): alcune foto di Comici in arrampicata sulla Guglia sono diventate famose per l’eleganza dello stile.

 

1943 - Esattamente cinquant’anni dopo la salita di Leone Sinigaglia, Severino Casara completò l’esplorazione di questo versante selvaggio della parete Sudovest del Cristallo, salendo con Walter Cavallini lo Spigolo Sudovest.